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Le False Zanzare: i Pappataci

Le False Zanzare: i Pappataci

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Appartenente all’ordine dei ditteri, esiste un altro insetto che non di rado si confonde con la zanzara, trattandosi appunto, anche in questo caso, di un ectoparassita.

Nelle calde giornate, ma soprattutto notti estive, sale il prurito e l’istinto, diremmo quasi il bisogno, irrefrenabile di grattarsi. Ma si tratta sempre di zanzare?

Osserviamo da vicino i pappataci, insetti di notevole interesse sanitario, scoprendo le similitudini e le differenze rispetto alle zanzare, così da prevenirli e tenerli lontani!

Pappataci cosa sono?

I pappataci: morfologia e comportamento pappataci foto

Il vero nome dell’insetto pappataci è, scientificamente, Phlebotomus papatasi, flebotomi, dal greco che significa letteralmente ‘tagliatori di vene’, ed è vero, se pensiamo che anche i pappataci, proprio come le zanzare, vanno alla ricerca del sangue umano per potersi nutrire e alimentare le uova che permettono la riproduzione.

Ma il termine ‘pappataci’, invece, offre una sfumatura interessante: essi pungono uomini e animali senza emettere nessun rumore, e quindi da qui ‘pappa’ e ‘taci’.

Questa è una delle differenze che possiamo annoverare con le zanzare, ovvero che non si può percepire l’avvicinarsi di un pappatacio, mentre di una zanzara sì, perché il suo fastidioso ronzio è inconfondibile per il nostro orecchio. Ma quali sono le altre differenze morfologiche che vi permettono di capire se vi trovate di fronte ad una zanzara o un pappatacio?

Gli esemplari dei pappataci sono minuscoli, della grandezza di circa 1,5-3 mm, di colore giallastro e rivestiti su tutto il corpo di una peluria. Sproporzionati rispetto al loro piccolo corpo, possiedono grandi occhi neri, e ali che gli permettono di spostarsi per attaccare le vittime.

Tuttavia, diciamo che i pappataci, rispetto  alle zanzare, non sono in grado di coprire grandi distanze, né riescono a volare controvento. Di conseguenza, amano nascondersi negli anfratti o nelle crepe dei muri, al riparo, e di notte poi escono per nutrirsi, come veri animali notturni. Non essendo abili volatori, per raggiungere le vittime i pappataci utilizzano una traiettoria definita ‘saltellante’, e questo spiega anche perché i loro morsi sono localizzati nelle parti superiori o inferiori del corpo, come braccia e caviglie, perché sono quelle a cui arrivano più facilmente.

I pappataci possono trascorrere la loro vita tanto all0esterno quanto all’interno delle abitazioni, sotto i materassi, nelle crepe di muri e soffitti.

Amano il clima caldo umido, come proprio le zanzare, e infatti sono particolarmente diffusi nelle zone costiere dove c’è un elevato tasso di umidità che permette loro di sopravvivere e prosperare. Ultimamente però, con l’aumento delle temperature e gli sbalzi a cui stiamo assistendo, che hanno mutato anche i cambi di stagione, si parla di una diffusione più estesa dei pappataci, che possono insediarsi anche nelle zone collinari e ovunque le temperature siano favorevoli.

Pappataci: ciclo vitale

Le femmine dei pappataci, proprio come le femmine di zanzara, sono ematofaghe, ovvero si nutrono di sangue per potersi riprodurre e dare sostentamento alle loro uova. Esse le depongono 4-5 giorni dopo l’avvenuto pasto di sangue, e lo fanno in nascondigli bui e umidi, per esempio le stesse crepe dove sono soliti soggiornare, ma anche buchi all’aperto, nel terreno.

I pappataci sono in grado di deporre fino a 70 uova. Le uova si schiuderanno e diventeranno larve nel corso di 6-12 giorni.

Le larve hanno un aspetto vermiforme, con teste nere e corpi grigi, e non sono ematofaghe: si nutrono solo di muffe e detriti vegetali.

Esse attraversano 4 mute prima di trasformarsi in ninfe, il tutto nel giro di un mese: da ninfe, passano più o meno 1-2 settimane massimo per diventare adulte.

Punture dei pappataci vs punture di zanzare: pappataci punture sull’uomo

Dato che i pappataci non sono abili volatori, le punture di pappataci sono localizzate di solito sulle zone alla loro portata, ovvero piedi e caviglie, a differenza della zanzara, che può pungere indistintamente tutte le zone del corpo.

Come la puntura di zanzara, anche quella provocata dal pappatacio rilascia la saliva, che attiva il nostro sistema immunitario producendo, in risposta, l’istamina, e quindi generando così prurito.

Ma il prurito della puntura pappataci, accompagnato anch’esso come per le zanzare da gonfiore e arrossamento, è più intenso e talvolta più insopportabile. Certe volte, a seguito di punture pappataci, si percepisce una reazione addirittura dolorosa.

L’aspetto delle punture è una lesione maculare papulosa, che può essere accompagnata da una manifestazione eritematosa.

Pappataci come eliminarli?

Se sei stato punto da un pappatacio e hai sintomi più gravi, come infezione da pus e febbre, è saggio contattare immediatamente il medico.

Per quanto piccoli, anzi minuscoli, i pappataci possono diventare un tormento estivo, perciò non esitare a chiedere aiuto agli esperti! Oltre che specializzati nelle zanzare, conosciamo anche la specie e le abitudini dei pappataci per stanare i loro nascondigli e procedere con una disinfestazione che li metta ko.

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